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Aerodito

Questo è un progetto di Francesco, bambino di 9 anni. Non è semplice definire cosa è l’Aerodito. Grazie però alla leggerezza e all’abbandono è un oggetto in grado di far riscoprire agli adulti sensazioni dimenticate.

tavolo G.lab legno naturale design

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L’Aerodito è costruito in legno e finito con smalto all’acqua. E’ molto gradevole al tatto, dal design semplice ed esteticamente piacevole.

Già, il designer di questo oggetto ha solo nove anni. Un giorno è tornato a casa con un modellino costruito con della carta, piegata e ritagliata in modo da poterci infilare un dito e comandarlo in questo modo. Il modellino aveva già un nome: Aerodito. Mi ha semplicemente detto: “vuoi salire e provarlo?”. Su sue indicazioni l’ho costruito in legno e colorato con colori vivaci.

Più che osservato, l’aerodito è un oggetto che va sentito, in grado di restituire sensazioni sopite. Il designer è un bambino di nove anni, e solo la leggerezza e l’ingenuità, l’apertura e l’immaginazione, la mancanza di pregiudizi e l’abbandono propri di un bambino potevano concepire un oggetto così emozionale.

Io, la prima volta che ho indossato l’Aerodito e l’ho “pilotato”, mi sono sentito strano. Da piccolo giocavo spesso con modellini di automobiline ed aeroplani. Li costruivo anche con Lego e materiali diversi. Quando sono salito col mio indice e ho posizionato bene il pollice per poter comandare l’Aerodito, ho riprovato sensazioni dimenticate.

  • Designer: Francesco Dattola
  • Misure: Dimensioni 85L x 56P x 14H mm.
  • Materiali: compensato essenza pioppo.
  • Colori: Azzurro, rosso, giallo, verde, bianco.
  • Finitura: smalto all’acqua atossico.

Lo guardo spesso giocare, col mio innamoramento di padre, e come la maggior parte dei bambini Francesco ha dei lampi di creatività improvvisi. Sembra arrivino dall’aria o da dimensioni parallele che per mezzo della sua giovane età può captare e riceverne i messaggi. Spesso proprio in un momento di noia o difficoltà. Ad un certo punto Francesco viene animato da una energia nuova ed è lì che sorprende. Mi affascina perchè vedo in lui un rapimento totalizzante che rende ogni attimo unico ed intenso, il tempo si ferma su quell’istante, il presente.

Francesco possiede già i tratti di un artista, è un bambino con un innato senso estetico. Spesso richiede un contorno di bellezza per potersi abbandonare ed ha dei gusti precisi. Ciò lo integra con delle idee personali e dei valori che non posso dire di avergli trasmesso per intero io. Ha un carattere ed una personalità insolita per il contorno familiare che lo ha originato.

Francesco è rimasto sorpreso e lusingato del fatto che io mi sia innamorato così intensamente del suo progetto. Non sono riuscito a spiegargli cosa provo quado ho in mano l’Aerodito. Forse neanche voglio arrischiarmi nell’impresa di descrivere come il crescere ci porti via da certi sereni e profondi rapimenti. Sta di fatto che l’Aerodito mi ha riportato alla memoria certe sensazioni che non avevo più provato da tanto tempo.