The Floating Cities are suspended wooden sculptures. They are completely handmade, by myself. The finish is gold, silver or copper leaf. Lights makes them useful for lighting as lamps or chandeliers. Shades of color increase the suspension effect.
Mi piace pensare che l’oggetto della mia nostalgia forse sono città ideali, quelle che chiamo Floating Cities, per le quali provo una sorta di malinconia che mi fa restare assorto per un tempo indefinito a volte vicino ad una finestra, rapito, col cuore anelante.
Già Aristotele scriveva un testo al riguardo, arrivato a noi col titolo di “Melanconia dell’uomo di genio”, quella sorta di nostalgia per qualcosa di inafferrabile, quella spinta alla creazione per cercare di dare un volto ad un orientamento al bello, al giusto, al significativo.
Ecco le mie Floating Cities sono la rappresentazione di quel qualcosa di cui talvolta, immotivatamente, sento la nostalgia. Quel qualcosa di cui non ho memoria, “quel discorso interrotto e fatto con voce sempre più debole” di felliniana memoria.
Sono per me una visione ottimistica del futuro, un orientamento ideale per il genere umano, in perenne cammino verso la civiltà più alta, quella delle città dorate.
Daniele Mencarelli, poeta e scrittore, descrive molto bene come è fatto quello stato d’animo che si prova e che spinge sempre a cercare: “Io è come se c’avessi dentro un cane che s’è perso il padrone, con quella nostalgia, come se c’avesse vissuto assieme. E lo cerca ovunque. In certi momenti il profumo del padrone si fa più intenso, allora tutto diventa una presenza innamorata, ma sono lampi, bruciature di luce…”