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At Dilmos for the Milan Design Week

 The historic Design Gallery Dilmos is at her 38th Edition of Milan Design Week. On this occasion is going to present an extremely curated exhibition with higly selected international artists. A significant section of the Gallery will be destined to my Invisible Cities. On the occasion new finishes will be presented: rose gold leaf, oxidized brass and oxidized iron.

Dilmos was founded in 1980 as an exhibition space for high-end designer furniture featuring iconic modern objects along with the production of manufacturers at the forefront of contemporary design. Is one of most famous gallery devoted to Art and Design not only in Milan but also in Europe. More info Dilmos.it

On the occasione a small catalogne or book about my work has been produced. There are some images and small novels about my Invisible Cities. Unfortunately only in Italian. You can download it for free just emailing me.

From the preface:

Le Città Invisibili di Italo Calvino hanno influenzato ampiamnente il panorama artistico e narrativo, spesso quindi nel prenderne ispirazione si rischia di sembrare poco originali. Voglio correre questo rischio perché personalmente mi colpisce molto l’eccezionale possibilità di esprimere la moltitudine di immagini, suggestioni e fantasie che mi si affollano dentro, attraverso la descrizione delle mie Città Invisibili.

Credo sia vero quello che altri hanno scritto meglio di me: nella descrizione dei luoghi che abbiamo abitato rimangono tracce che testimoniano la nostra esistenza. Descrivere una città è come dipingere un autoritratto. Si tratteggiano particolari, facendo una cernita degli spazi, dispensando consigli su cosa vedere e fare, offrendo una mappa sentimentale in cui usiamo la città per raccontare noi stessi.

Io per raccontare me stesso e ciò che mi muove, ho uno strumento eccezionale che è quello del costruire oggetti. Quello che immagino lo costruisco con le mani, senza il mio lavoro non sentirei completo il processo creativo. Dalla materia grezza, che in questo caso sono il legno, i rami degli alberi, la foglia oro, il corallo, fino al risultato finale che è possibile vedere in queste pagine.

Non basta; nel costruire sorgono spontanei nella mia testa dei racconti che accompagnano il fare, il lavoro fisico. Credo che questi racconti altro non sono che la testimonianza delle tracce della mia esistenza, della mia complessità.

In queste poche pagine è possibile vedere il risultato di questa ricerca di espressione, tante città ognuna da raccontare.